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Caldiero: solo la matematica per ora dice no

26-02-2008 -
di Alessandro De Pietro (Primo Giornale Est veronese)
Solo la matematica per ora dice di no. Ma è questione di tempo e solo di quello. Qualche domenica ancora e il Caldiero potrà festeggiare. Tutto perfetto, dall´inizio alla fine. Nonostante qualche contrattempo, nonostante qualche infortunio di troppo, nonostante una concorrenza che è stata agguerrita solo sulla carta. Il Caldiero che qualche un decennio fa era arrivato fino all´Eccellenza (tramite ripescaggio) l´anno prossimo sarà almeno in Promozione. Dove meritano di essere una piazza importante ed una società che ha saputo rigenerarsi e dotarsi di una struttura di spessore. Sarà solo allora, quando nessuno potrà più raggiungerlo, che il Caldiero potrà guardarsi indietro e rendersi conto con orgoglio che quel progetto partito tre anni fa aveva un senso ed una sua logica. Sempre misurato e attento a non andare oltre le proprie possibilità, il Caldiero ha via via creato quel blocco che nessuno è riuscito ad insidiare. La bontà delle scelte del Caldiero trovano lampante dimostrazione nei fallimenti delle altre, tutti leoni all´inizio ma agnellini alla fine. Il Porto di Legnago pareva dovesse spaccare il mondo ma si è ritrovato ben presto distantissimo dal Caldiero e con un pungno di mosche in mano. Avevano preso Testi in panchina, mezzo Legnago che aveva appena vinto la Promozione e Gustavo Maschi, il talento ex giovanili del Chievo che in queste categorie spesso entra in porta col pallone e che l´anno scorso nell´Audace di gol ne aveva segnati trenta in altrettante partite. Fumo negli occhi. Via via si sono spenti i vicini di casa del Colognola, frettolosi di costruire un organico certamente competitivo nei nomi ma un po´ meno nella realtà dei fatti. Per non parlare dell´Oppeano, che dopo aver stravinto la Seconda ne aveva comprati otto e di quelli dal nome altisonante per provare a stare in alto. Tutto inutile. Alla fine ha vinto il disegno paziente del Caldiero. E ha vinto soprattutto Filippo Berti, il giovane presidente che non si è mai fatto prendere dalla fretta. «Il nostro primo posto è un risultato che parte da molto lontano. Siamo convinti che anche ai nostri livelli sia determinante programmare e restare entro certi limiti, senza mai sforare e snaturarsi facendo il passo più lungo della gamba», ha sempre detto Berti, una specie di Campedelli dei dilettanti per idee e giovane età. Il Caldiero è pronto al salto. Come quella squadra, allenata proprio da Maurizio Testi, con Targon presidente e Molinaroli e Cucchetto a segnare gol a raffica. Era la squadra dei due Piccoli e di Manzardo, di Tenero e di Roberto Maschi, che in campo faceva il Gattuso e che in panchina è arrivato fino alla serie D con la Sambonifacese. Più forte quel Caldiero o questo? Poco importa. Conta soprattutto che Caldiero presto si risveglierà in Promozione anche grazie ad un allenatore come Michele Cherobin che ha appena passato la trentina e che a Caldiero venne chiamato quando la squadra era sull´orlo della retrocessione. Tutto è partito da lì, da una salvezza acciuffata per i capelli e da una scalata lenta ma continua. Fino ad arrivare in cima alla salita. Con passione e competenza. Poche settimane ancora, poi il Caldiero potrà gioire al suo piccolo miracolo.


Fonte: Primo Giornale Est veronese

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