25 Aprile 2024
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LETTERA AD UN PAPA´-TIFOSO

23-11-2008 -
Lo sai, papà,
che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia quando ti sei arrampicato sulla rete di recinzione urlando contro l´arbitro?
Io non ti avevo mai visto così arrabbiato. Forse sarà anche vero che l´arbitro aveva sbagliato, ma quante volte io ho fatto degli errori senza che tu mi dicessi niente?
Anche se abbiamo perso la partita per colpa dell´arbitro, come tu dici, mi sono divertito lo stesso.
Ho ancora molte gare da giocare e sono sicuro che, se non griderai più, l´arbitro sbaglierà molto meno.
Papà, capisci, io voglio solo giocare.
Ti prego, lasciamela questa gioia, non darmi suggerimenti che mi fanno solo innervosire: tira, passa, buttalo giù.
Se buttassero giù me, quante parolacce diresti?
Un´altra cosa: quando il mister mi sostituisce o non mi fa giocare, non arrabbiarti, io mi diverto ugualmente, anche seduto in panchina. Siamo in tanti ed è giusto che giochino tutti. E poi, quante parolacce, urla ed imprecazioni si sentono in campo mentre si gioca: non solo da te, ma anche da altri genitori. Non si agisce così, a me hanno detto che le brutte parole non salgono in cielo perché non trovano posto, là stanno solo gli angeli.
E scusami, papà, non dire alla mamma, di ritorno dalla partita: "ha vinto ed indossa la maglia numero dieci". Dille che mi sono divertito tanto e basta. Non raccontare che ho fatto un gol bellissimo, non è vero. Ho messo il pallone dentro la porta perché un mio compagno mi ha fatto un bel passaggio e tutti insieme abbiamo lottato per vincere. E poi che tormento; dalla televisione ho capito che quel numero è una leggenda: tutti i "grandi" l´hanno indossato: Sivori, Rivera, Platini, Maradona, Ronaldo, Baggio, Del Piero. Ma loro sono nati artisti con dei cervelli carichi di idee, con la fantasia come la pittura di Van Gogh o la musica di Beethoven. E qui mi viene da ridere, papà, perché io non conosco la musica e sono pure stonato.
E allora?
Ascoltami, papà, non venire nello spogliatoio al termine della partita per vedere se faccio bene la doccia o se so vestirmi. Che importanza ha se metto la maglietta storta? Devo imparare da solo. Stai sicuro che diventerò grande e sarò bravo a scuola, anche se avrò la maglietta rovesciata. E lascia portare a me il borsone. Guarda, c´è stampato il nome della squadra e mi fa piacere far vedere a tutti che gioco a pallone.
E sai, non volevo dirtelo perché sono ancora piccolo, ma a scuola le fidanzatine sono in aumento.
Non prendertela, papà, se ti ho detto queste cose.
Lo sai che ti voglio bene, ma adesso è già tardi, devo correre all´allenamento.
Se arrivo in ritardo il mister non mi farà giocare. Anche se ho capito che non sarò mai un campionissimo. A me piace allenarmi e giocare la partita. Sono sereno e felice quando corro nel campo, mi sento libero, libero come il vento e l´acqua che scorre!

P.S. : Anche le mamme dovrebbero leggerla

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