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Dobry come Altafini, si alza e segna

18-01-2008 -
UN BOMBER D´IMPORTAZIONE. IL GIOVANE ATTACCANTE BOSNIACO È STATO INGAGGIATO DAL CALDIERO DI MICHELE CHEROBIN, LA SQUADRA CHE GUIDA IL GIRONE B DI PRIMA

Dobry come Altafini, si alza e segna
di Giorgio Verzini

Chi non ricorda le gesta calcistiche di Josè Altafini, prolifero goleador brasiliano degli anni 60-70 ed oggi commentatore televisivo e speaker radiofonico? Cresciuto nel San Paolo e poi al Palmeiras, esplode a soli vent´anni ai campionati del mondo del 1958 e subito dopo viene acquistato dal Milan. Sui tabellini delle formazioni dei giornali dell´epoca, viene chiamato «Mazzola» per la sua somiglianza con il grande Valentino.
La sua lunga carriera pedatoria in terra italica si conclude praticamente in età non più verdissima con la maglia bianconera della Juventus dove giunge nel 1972 a 34 anni, ma contribuisce in maniera determinante alla conquista degli scudetti 1972-73 e 1974-75. Partiva quasi sempre dalla panchina, entrando in campo sul finire degli incontri e metteva molto spesso nella rete avversaria la palla decisiva. Memorabile il gol che decise il suo secondo scudetto con la Juve, proprio contro la sua ex squadra, il Napoli che fra l´altro era secondo in classifica, tanto è vero che i tifosi partenopei fuori dal San Paolo scrissero la frase «José core ´ngrato».
Sono passsati oltre trent´anni da allora ed anche il Calcio Caldiero Terme ha il suo piccolo Altafini, tanto è vero che se il team di Michele Cherobin è in testa nel girone B di Prima Categoria, una parte di merito è senz´altro anche di «Dobry». Non è ne brasiliano nè tantomeno sudamericano, ma ugualmente sa destreggiarsi con la palla fra i piedi e sopratutto sa metterla nella rete. Arriva dalla Bosnia dove è nato nel 1989 ed ha ottenuto il transfert di poter giocare in Italia, praticamente solo poche ore prima della sfida con l´Illasi. Il suo nome è Dobrinko Djukaric e debutta proprio contro i biancoazzurri valligiani al 17´ della ripresa, e grazie anche alle sue scorribande, contribuisce a far capitolare la formazione ospite con la rete messa a segno a fine partita dal compagno Pauciullo. Successivamente viene impiegato contro il Grancona: entra in campo al 26´ della ripresa e 12´ più tardi dribbla anche il portiere, mettendo in rete il gol della tranquillità. E l´ultima sua chicca domenica scorsa, quando entra in campo a Sossano sul risultato di parità al 24´ del secondo tempo e 7´ più tardi incorna di precisione la sfera che consegna ai termali tre pesanti punti per la classifica.
Complimenti «Dobry». Visto che nella sua lingua la parola «dobro» significa «va bene», il nomignolo è proprio azzeccato.





Fonte: da L´Arena del 18 genn. 08

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