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FABIO BRUTTI nuovo Direttore Sportivo del C.Caldiero Terme

29-05-2013 15:44 -
Dopo 15 stagioni sempre ad alto livello a difendere la porta di prestigiose società veronesi a partire dalla sua S.Martino Speme e poi CastelnuovoSandrà, Legnago Salus, Sona, Oppeano e nelle ultime tre stagioni i gialloverdi del Calcio Caldiero Terme, all´età di soli 34 anni e qualche mese Fabio Brutti abbandona i pali della porta ed attacca al fatidico chiodo i suoi guanti da portiere per ricoprire la nuova veste di Direttore Sportivo del Calcio Caldiero Terme.
Tutto ciò è successo all´indomani dell´ultima gara di campionato dei termali, all´inizio della quale Brutti è stato premiato (vedi foto) con una maglia commemorativa per aver superato le 100 presenze con i colori gialloverdi. Questa la prima novità in casa della società presieduta da Filippo Berti che dopo due stagioni in Eccellenza, torna senza fare drammi nel campionato di Promozione. Nuovo campionato che vede appunto nella nuova veste Fabio Brutti, che prende in eredità il posto di Michele Carcereri, impossibilitato per problemi di lavoro a continuare la sua avventura in gialloverde, che lo ha visto felice protagonista come direttore sportivo nelle ultime quattro stagioni. Ora il suo testimone passa nelle mani di Fabio Brutti al quale spetterà il compito di ricomporre i petali della nuova rosa della formazione del Caldiero Terme 2013-14, a cominciare dalla nuova guida tecnica della prima squadra che verrà scelta nelle prossime ore.
E così s´interrompe la carriera di un portiere che aveva iniziato nei Pulcini a S. Martino e che dopo quattro stagioni nel settore giovanile del Verona Hellas e altri due nell´Audace SME ha dimostrato di essere uno dei più forti portieri che il calcio dilettantistico di Verona ha prodotto negli ultimi venti anni, suffragato anche dal fatto di aver fatto parte come portiere titolare della vincente rappresentativa del Veneto nella recente UEFA Regions´ Cup 2012.
E se gli verrà nostalgia, male che vada fra qualche anno potrà sempre tornare a giocare emulando magari il bionico Lamberto Boranga che si è divertito parare nei dilettanti ben oltre i 69 anni di età.


Fonte: Giorgio Verzini

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